Passione Giappone: Ray Morimura

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Oggi i miei sogni viaggiano di nuovo insieme a voi verso oriente…
Adoro adoro adoro la cultura giapponese e come amante dell’arte ovviamente non ho potuto non approfondire l’argomento nel settore dell’espressione artistica partendo (come vi ho già raccontato) dalla mia tesi di laurea sull’Ukiyo-e. Ecco perché oggi come allora ho deciso di ampliare le mie conoscenze insieme a voi su quest’artista che sta portando la tradizionale stampa giapponese verso la modernità.

Ray Morimura (1948) come molti giapponesi è un distinto signore che col tempo si è appassionato alla stampa xilografica (stampa policroma che utilizza blocchi di legno scavati per la riproduzione di ogni singolo “layer” di colore) così come facevano a loro tempo i famosi Utamaro, Hokusai, Hiroshige & co.
Per il vero Morimura nasce come pittore astratto, con uno stile dalle forme geometriche e regolari, laureatosi alla Tokyo Gakugei University. Successivamente viene però influenzato da Sumio Kawakami (1895-1972) e Hatsuyama Shigeru (1897-1973) iniziando così a studiare la tecnica xilografica. A differenza della tradizione (che utilizza inchiostri a base d’acqua) Morimura utilizza un inchiostro ad olio per realizzare le sue stampe. Ogni lastra incisa è dedicata a un singolo colore e una singola inchiostrazione che può essere steso a campitura piatta o sfumata.

Questa tecnica permette ad ogni artista di realizzare immagini molto dettagliate e itricate: Morimura definisce quindi i suoi lavori con minuziosi dettagli quasi a diventare delle complesse texture.

Le sue stampe rappresentano paesaggi naturali e scorci di templi o villaggi rurali giapponesi, che ben ricordano le più famose vedute del Giappone raccontate da Hokusai e Hiroshige (come ad esempio le 36 vedute del monte Fuji o le 100 vedute celebri di Edo). Riprendendone i temi principali  Morimura combina o perfettamente tradizione e modernità.

Morimura lavora solitario nel suo studio, preferibilmente dopo la mezzanotte quando tutto si fa quieto: il processo creativo richiede molta concentrazione, anche un singolo granello di polvere può rovinare la stampa e quindi tutto il lavoro. La xilografia infatti è una tecnica poco certa: solo alla fine del processo di stampa di ogni singolo blocco si scopre cosa è stato ottenuto.

Le immagini di Morimura non intendono comunque riprodurre il paesaggio, egli infatti non realizza schizzi preliminari, bensì l’importanza viene assegnata alla struttura geometrica, alle texture e alle tonalità. Ogni elemento sembra quindi avere lo stesso peso all’interno dell’opera.

Le sue opere per me sono un insieme di antico e moderno dell’arte giapponese: mi piace molto la forma pulita di ogni sua struttura geometrica che va a creare il paesaggio e quell’insieme di texture naturalistiche che ne definiscono ogni dettaglio. In qualche modo mi vedo vicina al suo modo di rappresentare la natura e trovo delle somiglianze nel nostro modo di esprimerci (anche se io non porto mai l’uomo e la sua influenza sul mondo all’interno dei miei quadri). Forse è per questo che ne sono rimasta affascinata: è una rappresentazione molto dettagliata e giapponese della natura che è per me di grande ispirazione. Quindi… grazie Morimura!

 

References:

http://socks-studio.com/2014/03/26/unnatural-perspectives-by-morimura-ray/
https://www.renbrown.com/store/index.php?p=biography&parent=52
http://www.hangaten.com/artists/93-morimura

 

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