Certe volte mi capita di dover scrivere alcune righe per descrivere le mie opere… Anche se può non sembrare (visto le mie recenti attività in questo sito) non mi è mai piaciuto scrivere e in italiano non sono mai stata una cima. Inoltre, per quel che riguarda l’arte, ho sempre pensato che in certi casi le descrizioni di opere o artisti fossero un insensato arrampicarsi di parole pompose e senza senso per raccontare il percorso o la poetica dell’artista.
Una cosa ho sempre pensato quando qualcuno mi chiedeva di parlargli delle mie creazioni:
“Se i quadri si potessero spiegare e tradurli in parole,
non ci sarebbe bisogno di dipingerli“
– Paul Courbet
Quando quindi mi è stato richiesto di fare una descrizione di una mia opera (ad esempio per poter partecipare ad un concorso o altro) non sono mai riuscita a trovare le parole giuste né tanto meno a spiegare quello che avevo rappresentato. “Non lo vedi? è davanti a te! cos’è che ti sta dicendo?”… questo è quello che pensavo perché credo che l’arte non abbia bisogno di parole ma di emozioni.
“Innanzi tutto, l’emozione! Soltanto dopo la comprensione!”
– Paul Gauguin
La prima volta che sono riuscita a trovare delle parole è stato quando, sfogliando una raccolta di poesie giapponesi, ne ho letta una che mi ha fatto ritrovare in un quadro che avevo già dipinto. Quelle brevi parole, magistralmente legate tra loro, sono riuscite a raccontare qualcosa della mia opera.
Ho capito così che quello che mi serviva non era una descrizione ma un metodo per raccontare qualcosa in più, che potesse aiutare lo spettatore a percepire il sentimento e l’emozione che volevo rivivere nel mio dipinto.
“Ogni artista intinge il pennello nella sua anima,
e dipinge la sua stessa natura nelle sue immagini.”
– Henry Ward Beecher
Mi ci sono voluti molti anni per capire quello che realmente stavo trasmettendo. Solo grazie a una maggiore consapevolezza di me stessa e del mio lavoro sono riuscita a capire quello che realmente stavo facendo e adesso, ancora con qualche diffidenza e perplessità, non lo nascondo, ho unito alcune parole tra loro ed esse hanno raccontato del quadro una storia.
“Dipingere è azione di autoscoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è.”
– Jackson Pollock
“Perle di rugiada
sulla tela di un ragno
sono le collane
di cui si orna
la gente del mondo”
– Saigyo
“I canti dell’eremo”
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