Ci sono momenti in cui è meglio fermarsi e riprendere a respirare normalmente.
Solitamente quando ho portato a termine un’opera ho bisogno di un po’ di tempo per riposare e ricaricarmi. Creare Arte è come far emergere e rivelare ogni intima emozione e trascriverla in una superficie dove tutti possano leggerla (compresi se stessi). Alla fine di questa esteriorizzazione per un po’ di tempo mi sento vuota e scarica ma fa anche questo parte del processo creativo.

Una volta accettato questo vuoto, averne capito i confini e studiate le dimensioni, torna finalmente il momento in cui si può riprendere a riempire questo spazio.

Solitamente ho sempre dei progetti che mi attendono, anche se sono impegnata nella realizzazione di un’opera ho già in mente cosa verrà dopo, l’unico problema è che non ne distinguo bene i contorni, tutto è sfuocato e manca di definizione.
È per questo che necessito di una superficie vuota, vuota e sterile come lo sono io dopo aver partorito una parte di me, perché una superficie vuota è l’unica che può essere nuovamente riempita!

Avere a disposizione uno spazio bianco è un regalo che bisogna saper leggere e comprendere: bianca è la luce che mette in evidenza le forme, e le ombre che essa crea ne definiscono i lineamenti.

Questo sarà un po’ il concetto che studierò nella mia prossima opera: come il bianco e la luce possono creare e riempire gli spazi. Un concetto che a parole sembra ambizioso, ma che cercherò di rendere semplice tramite un pennello e una tela.

Tenetevi aggiornati sul mio lavoro tramite i social e per le altre news…
a presto, molto presto!