La festa della donna è stata ieri: ho deciso di celebrarci con un inno alla bellezza, grazie al lavoro di questa giovane artista di New York che ho scoperto grazie a un articolo su Dionisopunk.com. Prima non la conoscevo e non ne avevo mai sentito parlare, ma non appena ho visto qualche sua opera me ne sono immediatamente innamorata!
Questa giovane newyorkese ha solamente 26 anni ma ha già partecipato a diverse esposizioni, senza parlare delle varie interviste e articoli scritti sul suo conto in diversi siti e blog del settore. D’altra parte è facile intuirne il perché: le sue opere sono meravigliose!
Alessandra Maria interpreta la bellezza mettendo in comunicazione tra loro natura e femminilità: fragili volti e corpi nudi si presentano a noi nella loro vulnerabilità, protetti solamente da foglie, fiori, rami o farfalle. Una natura che avvolge col suo manto delicato, sfiora e carezza queste ragazze di eterea bellezza . Lunghi capelli corvini mettono in risalto, per un gioco di contrasti, queste esili figure malinconiche.
Gran parte del suo lavoro parla di femminilità, maternità e della relazione tra forza e fragilità.
“… penso che la bellezza sia importante, e l’arte è importante. Sono queste piccole cose che danno gioia di vivere.“
Il lavoro di Alessandra Maria si crea con un miscelarsi di maestrie stilistiche, tra disegni a matita e carboncino, inchiostro nero e foglie d’oro. Non usa il colore, o almeno non ancora: “La mia mente non lavora come quella di un pittore: vedo e compongo il mio lavoro in termini di motivi, in contrapposizione alla luce“.
Come è stato insegnato a me da un mio super docente universitario è bene concentrarsi sui propri punti di forza, e così Alessandra Maria ha fatto: ha approfondito la tecnica, i soggetti e i rapporti di luci e ombre, tralasciando quegli elementi “superflui” e “disturbanti” che le avrebbero impedito di rappresentare la sua pura concezione dell’opera.
“Non penso di essere diversa rispetto agli altri, sono solamente fortunata a sufficienza da essere capace di disegnare i miei sogni e i miei pensieri per vivere.“
Intendo quindi raccontarvi il suo percorso, le scelte che hanno fatto di lei un’artista; voglio trascriverlo perché le sue decisioni sono state ammirevoli e non molti hanno il coraggio di compierle, soprattutto in giovane età.
Alessandra si è diplomata alla Pratt Institute in Graphic Design, un compromesso, come dice lei stessa, tra l’essere creativi e avere un percorso lavorativo relativamente più sicuro. Un giorno tornando a casa da scuola si rese conto che creare loghi e grafiche non era quello che le interessava veramente e che studiare qualcosa che non la appassionava era una cosa senza senso. Decise quindi che da quel momento avrebbe realizzato solo ciò che le dava soddisfazione e che le piaceva: quello che avrebbe sviluppato non sarebbe stato nient’altro che quello che avrebbe voluto vedere, senza compromessi con se stessa o con gli altri. Questo è quello che significa essere artisti.
La svolta che ha decretato la sua presa di coscienza nel voler fare l’artista avvenne quando un giorno, nel vedere dal vero il ritratto di Adele Bloch-Bauer di Klimt, ne venne folgorata: quel capolavoro, dopo più di cent’anni dalla sua creazione, è stato in grado di trasmetterle la forza e la volontà necessarie per perseguire il suo sogno.
L’idea di utilizzare la foglia d’oro nelle proprie opere deriva proprio da Klimt, ammette lei, ma anche da alcune scatole in lacca giapponesi con intarsi dorati che i suoi nonni possedevano: la magnifica fattura di quegli oggetti ha instillato in lei il desiderio di utilizzare questo materiale di unica pregevolezza per realizzare qualcosa di unico e personale come sono le sue opere.
Credo che il percorso di questa giovane artista possa essere un esempio di come ogni persona dotata di talento possa perseguire il suo sogno di realizzare quello in cui si crede, senza compromessi o mezze misure: sarà proprio questa presa di coscienza delle proprie volontà e capacità a portarci verso il futuro che desideriamo!
Fonti:
Sito
Facebook
Instagram
Blog
Articoli:
http://dionisopunk.com/2015/02/17/gold-leaf/
http://supersonicart.com/post/93894331062/alessandra-maria-interview
http://hifructose.com/2013/08/05/alessandra-marias-mystical-muses/
http://www.bizzarre.co.uk/#!alessandra/c23k1
Davvero incantevole! Grazie per il post.
Grazie a chi me l’ha fatta conoscere e che quindi mi ha permesso di interessarmi al suo lavoro e condividerlo con voi!
WOW! Non la conoscevo. Ma grazie per avermela fatta conoscere! E’ davvero bravissima.
Bene! Mi fa piacere che sia così apprezzata!