Oggi ho intenzione di condividere con voi le mie opinioni su come affrontare al meglio una commissione per capire come è giusto muoversi in questo negozio di cristallo.
Per un Artista dover svolgere questo compito è sicuramente lusinghiero ma realizzare qualcosa di così mirato e specifico è molto complicato: soddisfare le esigenze e i gusti del committente è difficile e se non si lavora correttamente può succedere di deludere le sue aspettative.
Ricordiamoci però che oltre a concretizzare i desideri del nostro cliente dobbiamo comunque realizzare qualcosa che sia stimolante e costruttivo anche per noi stessi, qualcosa di cui essere convinti, perché tutti sappiamo che lavorando con passione e coinvolgimento il risultato sarà senza dubbio migliore.
La prima cosa da capire è se la persona che vuole affidarvi il lavoro vuole un’opera che rispecchi il vostro personale stile artistico: è venuta da voi perché conosce e apprezza il vostro stile o perché pensa che un creativo è in grado di “far tutto”?
Rifiutate chi vi chiede di allontanarvi dal vostro percorso per realizzare qualcosa che si distacca dal vostro campo di competenza: sappiate essere coerenti (con voi stessi e con gli altri) e vedrete che col tempo verrete ripagati.
Accettate però le sfide, quelle che vi spingono a migliorare ed ad approfondire cose che non avevate mai pensato prima, magari scoprirete nuovi orizzonti della vostra ricerca.
Chiarito che l’opera che andrete a realizzare vi rispecchia, una delle cose fondamentali da definire sono i costi: cosa vuole ottenere il committente ed entro che costi vuole stare?
Non c’è nulla di più sbagliato nel realizzare un lavoro per poi scoprire che non vi vogliono pagare perché il prezzo è troppo alto. Stabilite sin da subito la spesa che dovrà sostenere il committente dando le motivazioni del caso. La comunicazione prima di ogni cosa!
Non entrerò ora nel “Come valutare il prezzo di un’opera” perché non è quello di cui ci stiamo occupando adesso, dato che è un argomento che richiederebbe uno spazio a sé e di cui magari parleremo un’altra occasione.
Siamo quindi giunti al momento in cui dobbiamo capire le idee del nostro cliente e come riuscire a soddisfare le sue esigenze.
Tenete bene a mente il suo gusto estetico e approfondite insieme alcune caratteristiche specifiche del vostro lavoro che apprezza maggiormente, fondamentale è anche capire i colori al quale è più legato: toni caldi o freddi? Ha un colore preferito?
Mi è capitato di dover realizzare un’opera per due persone sposate con gusti diametralmente opposti: uno voleva colori caldi mentre l’altra preferiva i toni freddi degli azzurri. Capirete quindi che accontentare entrambi non è stato assolutamente semplice ma per fortuna dopo averli ascoltati attentamente ho soddisfatto le esigenze sia di uno che dell’altra!

Elisa Viotto – Bozzetti preparatori soluzioni polittico / trittico con orizzonte riconoscibile. La scelta dei colori in questo caso è stata anche influenzata dagli ambienti dell’abitazione in cui vi sono pareti blu e tocchi color arancio.
Realizzate un bozzetto del lavoro di cui avete discusso assieme, o più di uno nel caso in cui siano molto confusi su ciò che vogliono ottenere. Quello che vi consiglio però, se dovrete realizzarne più d’uno, è di non perderci troppo tempo: realizzare un bozzetto vuol dire partorire ogni volta un’idea diversa. Questa è una delle parti più complesse per un artista, o almeno per me, perché estrapolare una parte di sé per metterla nero su bianco richiede uno sforzo non da poco. Presentatelo comunque nel migliore dei modi perché sarà proprio questo a far iniziare la commissione in modo ufficiale.

In questo caso il progetto prevedeva di realizzare un’opera da installare su una grande scalinata aperta. Ho proposto al committente diverse soluzioni per quel che riguarda il formato inserendole poi in una ricostruzione 3D della parete che andrà ad ospitare il lavoro.
Parlate assieme del bozzetto spiegando perché lo avete realizzato in quel modo e come questa idea rispecchi le richieste del vostro intermediario. Fategli capire, se necessario e se vi sono, i limiti tecnici oltre i quali non potete spingervi: ricordate che non state parlando con una persona che conosce il vostro mestiere ed è quindi giusto fargli notare cosa comporta quello che vi sta chiedendo.
Una volta approvato il bozzetto potete migliorarlo, se ne sentite il bisogno, per riuscire a dare anche a voi stessi un’idea più nitida e definita dell’opera finale.
Se lo mostrerete al committente fategli notare che il bozzetto non è l’opera finita. Potrete realizzare diversi schizzi di approfondimento su vari aspetti dell’opera: un disegno a matita potrebbe definire forme, linee e chiari-scuri se ve ne sono; per il colore potreste usare degli acquerelli o dei software che vi permettono di sostituire i colori della vostra opera con un click, dandovi quindi la possibilità di visualizzare infinite possibilità cromatiche. Tutti questi piccoli passaggi servono a voi per visualizzare ogni aspetto dell’opera e al committente per avere un’idea di quello che potrebbe ottenere. Ovviamente il committente non può leggervi nel pensiero e riuscire ad interpretare tutti i vostri appunti creativi: ribadite sempre che quello che stanno scegliendo è un’idea e non l’opera finale che andrete a realizzare.

Il cliente ha approvato il bozzetto della cascata (il primo progetto che avevo realizzato pensando alla sua richiesta). Qui le proposte di approfondimento per le possibili varianti di colore alcune richieste direttamente dal committente.
Finalmente è giunta l’ora di spennellare e divertirsi col colore: si parte con la realizzazione effettiva dell’opera! Potete se volete mandare degli aggiornamenti sul vostro lavoro in modo tale che se ci sono delle modifiche da apportare si possono correggere per tempo. Non concedetevi troppo però sennò rischierete che “quella pennellata un po’ più a destra”, “quel colore non si può fare più scuro?” “quella parte si può sistemare?” ecc. L’opera è una vostra creazione e siete voi che la state realizzando e sapete come portarla a termine. È giusto accontentare il cliente e accettare certe modifiche, ma solo fino a un certo punto. L’artista siete voi non chi paga il quadro!
Può capitare che in fase di realizzazione vi rendiate conto che siano necessarie alcune modifiche al progetto originale: le dimensioni cambiano, la tecnica è diversa o semplicemente avete un’idea che potrebbe migliorare il risultato finale dell’opera. Parlatene con il cliente e se vi dice di procedere, procedete!
Una volta finito il vostro lavoro presentatelo al meglio, con la giusta illuminazione ed una corretta installazione. Ricordate che certe opere richiedono una cornice che sia in grado di valorizzare il vostro lavoro.
Altra cosa importante, questo solo nel caso di un’opera ad olio, è sottolineare i tempi di realizzazione: una volta completata l’opera potete presentarla subito ma per uniformare la superficie consiglio di usare una vernice all’albume d’uovo. Trascorsi almeno 6 mesi dovrete rimuovere l’albume per dare la vernice finale che proteggerà il colore da umidità, ossidazione e sporcizia. La cosa migliore sarebbe comunque consegnare già l’opera verniciata e pronta per essere esposta ma se il committente ha fretta ricordategli questa importante considerazione per preservare al meglio la sua opera nel tempo.
Spero con questo articolo di aver fatto un po’ di luce su questo argomento, sia per gli artisti che si prestano alla realizzazione di un’opera su richiesta, sia a coloro che invece stanno pensando di commissionare.
Questo è quello che faccio io quando realizzo qualcosa di unico: propongo professionalità e chiarezza per evitare incomprensioni soprattutto quando si tratta di creare qualcosa che ha infinite variabili di realizzazione.
L’importante è ricordare che mentre si realizzano progetti simili infondiamo tutta la nostra esperienza, passione e personalità nell’opera: una piccola parte di noi sarà concessa e svelata per portare colore ed ed emozione in una nuova dimora.
A presto!